Il giorno delle nozze la sposa viene condotta nel faré una casa su palafitta dove alcune ragazze effettuano rilassanti massaggi con olio di manoi e la vestono con il pareo nuziale, le collane e le corone di tiaré il fiore nazionale emblema della Polinesia e gioielli di madreperla. Intanto lo sposo raggiunge il luogo della cerimonia su una piroga a bilanciere tradizionale e viene accolto sulla spiaggia con balli, canti e musicisti di ukulele. In riva al mare, lo sposo viene tatuato con l’henné e vestito con il pareo tradizionale dal capo tribù; infine, viene accompagnato sul luogo della cerimonia dove lo attendono tutti gli abitanti del villaggio vestiti a festa. In attesa degli sposi, gli ospiti si intrattengono con canti e danze tamurè. All’arrivo degli sposi, il sacerdote celebrante invita gli sposi a entrare nel Marae, il tempio sacro tahitiano in pietra posto di fronte ad una laguna e li unisce in matrimonio con preghiere e formule rituali. Al termine della cerimonia – in lingua polinesiana e francese – gli sposi ricevono i nuovi nomi tahitiani per sé e per i figli futuri. Infine, trasportati sulla sedia regale da quattro guerrieri del villaggio, gli sposi saranno incoronati con fiori e collane, riceveranno il certificato di matrimonio scritto sulla pergamena Tapa e sorseggeranno il Miti Haari, una bevanda tipica polinesiana mentre assistono a spettacoli in loro onore. Infine, saranno condotti su una piroga reale in un sontuoso bungalow sull’acqua dove pernotteranno e soggiorneranno per tutto il giorno successivo in totale libertà e privacy con i pasti serviti su una piroga.